venerdì 14 agosto 2015

Stop ai fuochi per la Madonna. Parroco denunciato.

MANDARATE SUL NAVIGLIO (MI) - D'ora in poi anche Santi e Madonne saranno in pericolo, vista la denuncia subita da un parroco lombardo per la festa in onore della Madonna locale.
Tutto è iniziato alle prime ore del mattino di sabato scorso, quando la processione in onore della Madonna del Naviglio stava per lasciare la Cattedrale di Mandarate, con parroco e primo cittadino in testa. A seguire la fiumana di fedeli con candele, ceri e fiori lungo tutte le strade percorse dalla processione. A risuonare nell'aria anche le campane della chiesa e lo spettacolo pirotecnico in onore della Madre di Cristo, come tradizione vuole.

Ma qualcuno non ha gradito l'usanza decennale. Un operaio cinquantenne, V. T., è stato svegliato dal sonno a causa dei cosiddetti "colpi scuri" ripetuti, che risuonavano per tutta la città. L'operaio era tornato a casa da poco meno di un'ora a causa del turno di notte in fabbrica e subito si era messo a letto per riposare, ma i fuochi di artificio lo hanno fatto sobbalzare dal talamo condiviso con la consorte.
Con i nervi a fior di pelle, la stanchezza fisica ed i timpani stressati, si è vestito in fretta e in furia ed ha raggiunto velocemente la Stazione dei Carabinieri di Mandarate, dove ha prontamente denunciato il parroco, il sindaco e tutti gli organizzatori della festa religiosa per disturbo alla quiete pubblica.

Il Maresciallo della compagnia locale, cugino dell'operaio, ha provato in tutti i modi a fargli cambiare idea, ma senza successo. Pochi minuti dopo, una pattuglia dei Carabinieri ha raggiunto il corteo religioso, comunicando al parroco e al Comandante dei Vigili la denuncia appena depositata. I responsabili dei festeggiamenti non hanno potuto far altro che interrompere campane, fuochi ed addirittura la banda musicale, per evitare complicanze. Ora si attende la decisione degli organi competenti ed il ricorso dei religiosi.

Intanto la cittadinanza, si è ribellata a tale sospensione, ma il sindaco ha precisato che devono comunque essere garantiti i diritti di tutti i cittadini, quindi anche dei lavoratori che vogliono riposare in pace.

Ora tutte le processioni e cortei religiosi sono avvisate: attenti a non alzare troppo il volume!

martedì 4 agosto 2015

Alcolici del discount nei cocktail, chiude discoteca sulla spiaggia.

TERRACINA - La chiusura del COCORICO' sembra non essere l'ultima sventura per i locali notturni italici. Questa volta sotto accusa è finita una discoteca sulla spiaggia del litorale laziale.

Pare che molti clienti si siano lamentati di sapori strani nei cocktail serviti, per questo è stato fatto un blitz per scoprire cosa ci fosse dietro. E così il nucleo anti sofisticazione ha scoperto un magazzino pieno di bevande a basso costo che poi sarebbero state somministrate nelle bottiglie delle marche più conosciute.
Tra i vari marchi sotto accusa ci sono: RED BUM, CUCA COLA, EL POMPERO, HAINETEN, SWEPPES, VODKA KEGLECIV, SPIRNOFF, GREI COOL, SPUMANTE FERRARA e DON PERIGNONE.

Per fortuna non si sono avute conseguenze fisiche per i presenti, ma il locale ha comunque dovuto chiudere i battenti e pagare una multa di € 140.000 a causa delle bevande comprate al discount.

Scrive su facebook "MUOIO DAL CALDO", denunciata per procurato allarme.

CASERTA - Aveva fatto come milioni di altri utenti facebook sono soliti fare in questo periodo dell'anno, ma per lei è arrivata una denuncia immediata.

La signora Rita
, settantenne della provincia di Caserta, soffrendo il caldo torrido di questi giorni, aveva deciso di postare su facebook uno stato per esternare il suo malessere, scrivendo: "Aiuto! Muoio dal caldo". Ma qualcuno deve aver preso sul serio la frase dell'anziana donna, chiamando il 118 ed i Carabinieri, subito dopo aver letto il post sulla propria bacheca.

Di fatto, dopo pochi minuti, sono accorsi presso l'appartamento della signora, una pattuglia della Benemerita e una ambulanza del locale Pronto Soccorso. Ma gli operatori sanitari non hanno fatto altro che constatare l'assenza di reale pericolo. Si sono limitati a misurare la pressione arteriosa della donna, ammonendola di stare più attenta.
Ma per gli agenti delle Forze dell'Ordine, non era abbastanza ed hanno denunciato la signora per procurato allarme.

Ora i legali dell'anziana sono al lavoro per rispondere del reato. Forse adesso la signora ha capito che bisognerebbe pensarci due volte prima di scrivere qualcosa su una bacheca pubblica.